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La psicomotricità è una pratica sempre più efficace nella scuola. Dispone di una visione globale della persona fatta di aspetti intellettivi, affettivi, relazionali e corporei che si manifestano nell’espressività verbale e non verbale del movimento, del gioco corporeo e simbolico.
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La metodologia è prevalentemente pratica con la condivisione dei vissuti al fine di permettere un apprendimento sia personale che di gruppo. Sviluppa un rapporto educativo che tiene maggiormente presente la relazione a livello corporeo e quindi non verbale con se stessi e con l’altro sia bambino che adulto.
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È richiesto un abbigliamento comodo e calze antiscivolo.
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Obiettivo: condurre a una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie modalità di porsi in relazione, attraverso la capacità di fare attenzione alle proprie e alle altrui produzioni non verbali. È quindi un valido strumento di formazione personale e autovalutazione per l’insegnante stesso oltre che per l’istituzione educativa nel suo complesso.